Rigidità terapeutica
Perché il restringersi della percezione che accompagna l'idealismo somatico porta all’irrigidimento della pratica terapeutica.
All’elaborazione di una risposta creativa, e imprevedibile a priori, alle esigenze specifiche di un dato essere umano, unico e differente da tutti gli altri, si sostituisce una ricetta da applicare a tutti indistintamente.

Un terapeuta corporeo che segue la scuola di Reich trascorrerà anni lavorando sul “blocco oculare” perché gli è stato insegnato che finchè non l’apre il paziente non potrà mai assimilare mutamenti a carico dei “blocchi bassi”. Un terapeuta che segue la scuola della Rolf invece prima o poi noterà un accorciamento dei muscoli adduttori della coscia, senza naturalmente far caso all’individuo che se ne sta in piedi sotto ai suoi occhi.

La ripetizione meccanica di gesti e rituali noti sostituisce la semplicità della percezione e la sorpresa della continua scoperta di nuovi modi di lavorare.

 

D. Johnson
Dal n.1 della pubblicazione H'Q