Il corpo e l'inverno
Cosa succede al nostro corpo in inverno?
Tratto da intervista di Eleonora Negri a J. Tolja per la rivista Vanity Fair

Come cambia la nostra percezione del corpo dall’estate all’inverno?

Con temperature più fredde il corpo tende a mettersi più sulla difensiva, e quindi si “ritira”, per così dire, da pelle e viscere mentre al contempo la muscolatura aumenta la sua tensione, per cui si è un po’ più rigidi, c’è meno disponibilità verso il contatto umano, meno ‘sensualità’ nei rapporti con le altre persone e l’ambiente.

È anche questa condizione ‘termica’ che rende i nordici più introversi e riservati, e le persone che vivono in zone più calde, più espansive e appunto più ‘calde’.

Ha qualche piccolo suggerimento per riprendere il contatto con il corpo in una stagione in cui tendiamo a dimenticarlo?

In realtà non è detto. In inverno ci si dimentica del corpo ‘agito’, ma non necessariamente del corpo ‘sentito’, per il quale può essere invece ‘la stagione’: di percezione interna, di scoperta di sé. L’attenzione in pratica si sposta da fuori a dentro, per cui è il momento d’oro di tutte le pratiche propriocettive e introspettive come il tai chi, il chi kung, la meditazione, e le forme di yoga basate sull’ascolto invece che sulla ‘prestazione’.

Magari piccoli accorgimenti o esercizi prima di un trattamento beauty?

I trattamenti ‘somministrati’ dall’esterno hanno necessariamente vita breve e, quasi inevitabilmente, passato l’effetto iniziale lasciano i tessuti più ‘aridi’ e invecchiati di prima. La controprova è che le persone la cui pelle rivela un’età biologica molto maggiore di quella anagrafica, sono quasi sempre quelle che hanno fatto più trattamenti in assoluto. È un circolo vizioso: più si tratta più c’é bisogno di trattare. Per cui consiglierei una qualsiasi delle tecniche sopra menzionate. Basta osservare la bellezza del volto delle persone mentre rivolgono il loro sguardo all’interno, o i lineamenti distesi che permangono nelle ore successive.

Quando parliamo di corpo intendiamo anche viso e capelli. Ha dei suggerimenti a livello di approccio anche per loro?

Una anziana signora francese che ho visitato recentemente e che aveva un viso e dei capelli nettamente più luminosi di quello che ci si potrebbe aspettare per la sua età, parlando di questo fatto mi ha citato un vecchio detto francese: ‘La migliore crema per il viso (ma potremmo aggiungere anche il miglior trattamento per i capelli) è il sonno’. Ricordiamoci che la letargia invernale, non è ‘perdita’ di qualcosa, ma ‘recupero’. È attraverso la profondità del sonno che si rigenera e ringiovanisce il corpo. La bellezza dei tessuti è la loro età biologica dipendono infatti dalla rimineralizzazione dei tessuti che si realizza durante i momenti di recupero. Questo risulta evidente ad esempio osservando un albero: la bellezza del suo fogliame e l’intensità della sua fioritura in primavera ed estate sono direttamente proporzionali a quanto ha potuto accumulare sostanze nutritive durante il suo riposo invernale.